COMUNITA' MONTANA MUGELLO Bonifica, ancora precisazioni da Comunità Montana L'ente interviene dopo articolo apparso su Nazione stamani

COMUNITA' MONTANA MUGELLO

Bonifica, ancora precisazioni da Comunità Montana
L'ente interviene dopo articolo apparso su Nazione stamani


In merito all’articolo apparso stamani sulla Nazione che riporta delle dichiarazioni che contengono gravi inesattezze, la Comunità Montana precisa quanto segue:

Una informazione preliminare: il sig. Claudio Falaschi, “portavoce” dei ricorrenti, ha complessivamente sollecitato 5 ricorsi, tutti identici per impostazione e contenuto, raggruppando 84 cittadini. Ad oggi sono stati discussi 4 ricorsi, dei quali due vinti dai ricorrenti per 24 contribuenti e due invece persi per 53 contribuenti, fra i quali lo stesso Falaschi.
Si precisa che non esiste una giurisprudenza univoca e consolidata avversa al tributo, come si vuol far credere, ma differenti interpretazioni da parte di diverse Sezioni della stessa Commissione Tributaria Provinciale per lo stesso tipo di ricorso. Al contrario, nei giudizi di appello dinanzi alla Commissione Regionale sta attualmente prevalendo l’interpretazione favorevole agli enti gestori della bonifica.

Su un totale di circa 33mila contribuenti nell’intero comprensorio, coloro che hanno presentato ricorso (individuale e collettivo) sono stati 111, ossia lo 0,33%: e ciò dimostra che è alto nei cittadini il grado di percezione e di apprezzamento dell’attività della Comunità Montana volta a garantire un costante monitoraggio idrogeologico e la manutenzione dei corsi d’acqua, comprovato nei numeri, dal 90% di contribuenti che paga regolarmente il contributo. Attività, quella della bonifica, che prevede lavori che sono programmati e comunicati annualmente, anche con newsletter diffusa a oltre 33.000 proprietari, e la cui realizzazione è verificabile e riscontrabile con l’effettiva esecuzione (anche on line sul sito dell’ente montano). Attività, si ribadisce, a “costi poltrona” uguali a zero.
La Comunità Montana ritiene opportuno e doveroso impugnare in appello tali sentenze, non già in Cassazione come erroneamente citato dal sig. Falaschi, ma presso la Commissione di appello regionale, riservandosi comunque di ricorrere se necessario all'ultimo grado di giudizio. Ad ogni modo, numerose sentenze della Cassazione affermano la legittimità del contributo.

Le spese legali pesano sul bilancio della Comunità Montana: non si tratta vagamente “di soldi pubblici” ma incidono proprio sui fondi della contribuenza, ossia di tutti coloro i quali pagano regolarmente, magari senza troppo entusiasmo, ma che contano di vedere spesi i fondi per lavori sui corsi d’acqua, che altrimenti non farebbe nessuno. E non è certo responsabilità della Comunità Montana se vengono distolti dai lavori i fondi necessari ad “inseguire” i contribuenti morosi, che con il loro comportamento rallentano o impediscono di completare il programma annuale dei lavori approvato dai sindaci.
Il recupero coattivo, condotto dalla Comunità Montana ottemperando alle norme di legge, ha portato ad annullare le morosità: un atto dovuto non solo per obblighi di legge ma soprattutto come criterio di equità nei confronti dei contribuenti che hanno pagato regolarmente. Si ricorda che in Toscana l’obbligo del pagamento è espressamente previsto dalla LR n. 34 del 1994 “Norme in materia di Bonifica”.
La battaglia di tutti coloro i quali si ribellano al tributo di bonifica dovrebbe probabilmente concentrarsi di più sugli aspetti legislativi, proponendo magari modifiche sostanziali all’attuale normativa, piuttosto che ingaggiare ricorsi contro istituzioni che svolgono ed eseguono un compito per norma di legge, che sono tenute, ovviamente, a rispettare. Non risulta infatti che in Italia le ricorrenti ondate di azioni legali in materia di bonifica, abbiano portato a chiudere un solo consorzio, o sospendere la riscossione del tributo.
Fra l’altro la proposta di legge regionale sul superamento delle comunità montane, appena approvata dalla giunta regionale, conferma pienamente la attività di bonifica in capo alle nascenti Unioni dei Comuni, senza alcuna interruzione di funzionamento.

 

ufficio stampa

 

Ultimo aggiornamento: Ven, 09/10/2015 - 15:48