
Il peggio sembra essere passato, e la situazione in Alto Mugello sta lentamente tornando alla normalità. Anche se, comunque, restano numerose le richieste che arrivano al centro intercomunale di Protezione civile del Mugello e a quello polivalente di Marradi. Le tre turbine fatte arrivare dalla Provincia di Trento dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile su richiesta di Regione Toscana e Provincia di Firenze, sono ancora in azione per liberare la viabilità nei tre comuni dell’Alto Mugello. Una di queste sta attualmente operando sul Passo del Carnevale, via di collegamento tra Marradi e Palazzuolo, mentre è stata riaperta alla circolazione la SP74 Marradi-San Benedetto. Gran parte delle frazioni e delle località più lontane non sono più isolate. Ma criticità e difficoltà permangono su strade vicinali e poderali dove non si riesce a operare con i mezzi. In azione in Alto Mugello personale dei Comuni, squadre con operatori di Protezione civile e volontari di Misericordia, Anpas e Vab, oltre una trentina di addetti, che si sono date il turno per spalare la neve nei centri abitati. A Marradi è un lavoro non stop per far fronte alle decine di richieste segnalate al centro comunale, in particolare per liberare le strade più marginali e periferiche e per abbattere dalle grondaie di palazzi ed edifici le stalattiti di ghiaccio che possono rappresentare un potenziale pericolo. Restano ancora da effettuare 5-6 interventi di questo tipo mentre ieri alle 21,30 con un mezzo comunale e un trattore è stata liberata da una coltre di neve alta 1 metro e sessanta la strada per la località Segagnolo ed è stata così raggiunta una famiglia con 7 figli che era rimasta bloccata da venerdì sera: “Questa emergenza neve che ci ha messi davvero a dura prova - sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -. Ringrazio la Provincia e la Protezione civile di Firenze, con l’assessore Stefano Giorgetti e il responsabile Paolo Masetti per il considerevole sostegno che ci stanno prestando - aggiunge -, in termini di uomini e mezzi oltre che economici per le spese relative ai mezzi speciali con turbine fatte arrivare da Trento”. Continuano anche oggi gli interventi, con il Soccorso Alpino che è stato attivato per raggiungere in località Godiventola, zona impervia, l’abitazione di un uomo che vive a stretto contatto con la natura, di cui non si hanno notizie da alcuni giorni.